Yoga ormonale con Carla

La pratica dà risultati positivi in poco tempo: già dopo le prime settimane, infatti, si può registrare un deciso rialzo del tono dell’umore, una maggior vitalità e tanta energia in più.
Si tratta di una sequenza dinamica della durata complessiva di circa 30 minuti (una volta appresa); combina asana (le posizioni), pranayama (tecniche di respirazione), visualizzazione tibetana e meditazione. Ogni esercizio ha l’obiettivo di stimolare le ghiandole principali e favorire la produzione di ormoni, mantenendo in attività le ovaie, la tiroide e l’ipofisi, stimolando anche le ghiandole surrenali e paratiroidi. Per la sua efficacia la sequenza deve essere praticata almeno 3-4 volte alla settimana.
Tra i maggiori benefici:
Per le donne in età fertile: contrasta i sintomi della sindrome premestruale; aumenta il livello di ormoni riproduttivi nel sangue se si sta cercando una gravidanza; regolarizza il ciclo mestruale; aiuta nei problemi in caso di cisti o policisti ovariche e combatte l’acne (quindi indicato in questi casi anche per adolescenti).
Durante o dopo la menopausa: contrasta i sintomi della menopausa come vampate di caldo, secchezza dell’apparato urogenitale, incontinenza, previene l’osteoporosi, aiuta a ritrovare la libido, regolarizza il metabolismo.
Per tutte le donne: la pratica è indicata in caso di depressione, ansia, stress, insonnia, emicrania e nei casi di disturbi legati agli squilibri della tiroide.
La yoga ormonale è una tecnica terapeutica vera e propria, adatta a risolvere determinati problemi e i disagi dovuti alle disfunzionalità ormonali. Avendo dunque effetti terapeutici, deve essere praticato affidandosi a insegnanti certificate direttamente da Dinah Rodrigues, adeguatamente preparate e autorizzate all’insegnamento. Proprio per i suoi effetti, è importante sapere che è controindicato nei casi in cui la riattivazione del sistema ormonale può procurare danno, ossia: durante la gravidanza; in caso di pazienti oncologiche che hanno avuto un tumore al seno ormone dipendente; per endometriosi in stato avanzato; per osteoporosi grave; quando sono presenti problemi cardiaci; se si sono subite operazioni alla zona addominale.